Prima di decidere di VENDERE CASA TUA LEGGI BENE QUESTO ARTICOLO
Aiuto le persone a vendere e comprare casa a Ponzano e limitrofi da più di 20 e questo già lo sai, se ti è capitato di leggere qualche mio precedente articolo.
La frase che più spesso mi sento dire dai venditori che hanno necessità di vendere la loro casa è questa:
VENDO, MA NON SVENDO.
Credo di sognarmela la notte ormai!
Se anche tu sei in procinto di mettere casa tua sul mercato,
- hai ragione a darle il giusto valore
- hai ragione a non volerla “regalare”
- hai anche ragione a farti venire il sangue agli occhi quando gli agenti immobiliari ti fanno la loro stima
Nel 99% dei casi, il prezzo che vuoi ottenere tu dalla vendita, discosta SEMPRE almeno di un 30% dalle valutazioni che hai raccolto tra le varie agenzie
Perché GLI AGENTI IMMOBILIARI VOGLIONO FARTI SVENDERE CASA??
Ti svelo un segreto:
- esiste il valore che TU dai alla tua casa
- esiste una stima che l’AGENTE IMMOBILIARE calcola sulla base della sua professionalità
- esiste IL PREZZO che realizzerai quando qualcuno ti firmerà l’assegno.
Magari tu hai comprato la tua casa 10 anni fa, forse qualche anno prima, quando l’andamento del mercato immobiliare era ABISSALMENTE DIVERSO da quello attuale.
- Come si stanno muovendo OGGI I VALORI DEGLI IMMOBILI?
- QUALI SONO I PREZZI DELLA TUA ZONA?
- SI VENDONO ANCORA TANTI IMMOBILI COME NEL PERIODO IN CUI HAI ACQUISTATO CASA TU?
Oggi ti fornirò tutte queste risposte, ma partiamo col dire che
“I prezzi delle case sono tornati a diminuire ma, nel frattempo, le compravendite stanno continuando a salire”
Questo non lo dico io, ma le statistiche relative al NOSTRO mercato immobiliare (Fonte La Repubblica)
Cosa significa tutto questo? Semplice: aumenta il numero delle abitazioni in vendita e questo porta automaticamente ad un deprezzamento delle stesse. Facciamo un esempio: se sono l’unico a vendere un bene, in molti faranno a gara per averlo e il prezzo lo decido io. Se più persone mettono nel mercato lo stesso bene, l’acquirente può scegliere di acquistarlo dal miglior offerente. Ma vediamo di capire di più.
“Come insegna la legge della domanda e dell’offerta, il prezzo di un bene più richiesto inizia a crescere proprio perché ci sono più persone disposte ad averlo. In apparenza, in Italia questa legge non sta funzionando. Ma solo in apparenza: “In realtà, nel nostro Paese sta acquistando solo chi se lo può permettere: chi ha lavori stabili, chi sta vendendo il proprio immobile o i genitori per i loro figli” spiega Maurizio Sgroi, giornalista economico e autore del blog The Walking Debt. Secondo Sgroi prezzi così bassi stanno convincendo i più benestanti a comprare, “magari perché tenevano d’occhio una casa da tempo e ora hanno capito che è il momento migliore per farlo”. Con la complicità dei tassi di interesse sui mutui che in questo periodo si trovano al minimo storico.
Resta il fatto che, nonostante siano in ripresa dal 2015, le compravendite siano ancora molto lontane dai livelli pre-crisi”.
In soldoni: prima della crisi era più facile trovare l’acquirente. Molti potevano contare su un lavoro certo, un reddito certo, QUINDI LA CERTEZZA DI POTER ACCEDERE AD UN MUTUO.
Oggi LA SITUAZIONE SI è CAPOVOLTA: dobbiamo fare i conti con gli strascichi della crisi. In molti hanno un lavoro precario, o un contratto a termine, redditi più bassi e più incerti, quindi meno possibilità di accedere ad un mutuo e per importi inferiori.
Una grossa fetta di chi necessita di un’abitazione ha quindi ripiegato la sua scelta sull’affitto che necessita di minor impegno economico e minori garanzie.
Gli acquirenti che troviamo sul mercato oggi sono persone che già detengono la disponibilità economica in tutto o in parte, magari perchè aiutati da genitori o parenti, oppure sono coloro che fortunatamente hanno una stabilità lavorativa e possono accedere ad un mutuo.
E se una parte il numero degli acquirenti è diminuito per i motivi che abbiamo visto, dall’altra questi sono molto attenti all’acquisto che stanno per affrontare: le case a disposizione nel mercato sono tantissime e con la cifra che hanno a disposizione sono disposti a comprare SOLO SE IL PREZZO è corretto.
L’articolo infatti cita ” magari perché tenevano d’occhio una casa da tempo e ora hanno capito che è il momento migliore per farlo”. Questo passaggio è molto importante: gli acquirenti sanno benissimo che i prezzi hanno subìto un calo considerevole. Ma non solo, tengono d’occhio gli immobili che ritengono interessanti e tentano di comprarlo SOLO e SE il prezzo diminuisce e si allinea con i valori di mercato.
Dunque, se tu stai vendendo la tua casa ad un prezzo troppo alto e tieni duro per mesi e mesi nella speranza che qualcuno ti faccia felice, ti sbagli di grosso.
L’acquirente è più informato di un agente immobiliare su tutto ciò che è vendita nella zona in cui cerca. La prima cosa che fa è scartare gli immobili a prezzi non corretti.
L’acquirente NON HA PAURA DI PERDERE L’OCCASIONE DELLA VITA, ogni zona presenta innumerevoli offerte immobiliari e ogni settimana che passa, queste aumentano, aumentando la sua possibilità di scelta.
VENDO, MA NON SVENDO. E’ sicuramente un aspetto che dovrai evitare come la morte.
Ma se mesi e mesi di tentativi di vendita non hanno portano ad alcun risultato, è probabilmente arrivato il momento di fare i conti con la realtà. Realtà che non decidi tu, nemmeno l’agente immobiliare, bensì l’acquirente. Questa è la realtà di oggi.
MA IO NON HO FRETTA.
Un’altra frase che mi toglie il sonno!
Se non sei un costruttore, ma hai un immobile usato da vendere, queste sono le previsioni:
“A ben leggere i dati diffusi da Istat, però, non è del tutto vero che gli immobili italiani si stanno deprezzando. Nel terzo trimestre 2018 infatti il valore delle case nuove è cresciuto dell’1,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E nel secondo trimestre l’aumento era stato dell’1,4%. Il problema, quindi, sono le case esistenti.”
“Dello stesso parere Mario Breglia, presidente dell’istituto di ricerca Scenari Immobiliari: “Chi compra vuole una bella casa ma sul mercato ne trova, principalmente, di brutte. I risultati possono essere due: o non si acquista, o lo si fa a prezzi ridotti, perché l’acquirente deve considerare i costi di ristrutturazione”. Il trend positivo del nuovo è, secondo Breglia, una dimostrazione di tutto ciò: “Le case nuove, costruite in città, si vendono bene e anche in poco tempo”
“Il quadro resta quindi quello di un mercato depresso. Ma sulle prospettive i due esperti si dividono. Più pessimista Sgroi: “In Italia la maggior parte degli over 65 è proprietario di uno o più immobili. Quando queste persone passeranno a miglior vita, una generazione di italiani erediterà. Ma questo stock di case è destinato a finire sul mercato, sia perché non tutti potranno permettersi di mantenerle, sia perché il numero delle case sarà superiore alle persone che le erediteranno. Il risultato? Il prezzo del mattone scenderà ancora”.
Secondo il presidente di Scenari Immobiliari è invece solo una questione di tempo: “Il mercato immobiliare in Italia è dipendente dall’inflazione. Non appena questa riprenderà, anche i prezzi delle case si alzeranno. A patto che si riprenda anche il settore delle costruzioni. Finora la ripresa si è vista solo a Milano” conclude Breglia.
RICAPITOLANDO: IL NUMERO DELLE COMPRAVENDITE STA REGISTRANDO UN TREND POSITIVO, MA I PREZZI DELLE CASE USATE CONTINUANO A SCENDERE.
Se vuoi sapere come NON SVENDERE casa TUA ed in tempi ragionevoli, non esitare a contattarmi!
Giada Carniato
Cell. 338 2931516
Mail: info@giadacarniato.com
Via Montello n. 1 a Ponzano Veneto
(a fianco Pasticceria Elite)
www.giadacarniato.com
Le agenzie immobiliari faticano ad adeguarsi al mercato ed alla situazione economica che cambia. I giovani sono senza lavoro e vanno all’estero, operai senza stipendio, ditte chiuse. Sono finiti i periodi dell’abbondanza. Bisogna rendersi conto che nessuno e’ disposto ad impegnarsi per una casa se non c’e’ lavoro e neppure gli uccellini fanno il nido se in quella zona non ci sono insetti da mangiare. Oppure troppi parassiti senza uccelli, distruggono tutto ed e’ proprio quello che stanno facendo le agenzie immobiliari “troppi parassiti” senza nessuno piu’ che li mangi e li costringa ad esercitare una influenza ai proprietari verso la riduzione dei prezzi. Bisogna essere realisti, un bella villa di 200Mq con piscina e con 2000mq di terreno, 30 anni fa in una ricca zona della opulenta, godereccia e piaciona brianza, ricca di industrie poteva valere anche 500 milioni di lire e nel 2001 anche 600.000 patacche, ma oggi che nella ricca, opulenta e godereccia brianza dove hanno chiuso l’80% delle ditte e si respira fame e puzza di morto tra i cadaveri industriali abbandonati, quella mega villa rimane e rimarra’ invenduta e nessuno e’ disposto ad acquistarla e tanto meno a spendere 100.000 patacche per ristrutturarla per portarla agli standard attuali. Per cui senza lavoro, senza indotto e senza niente di niente sara’ destinata a diventare il cesso ed il dormitorio di tanti extracomunitari africani. Pensateci!! un oggetto puo’ valere tantissimo oppure niente a secondo della situazione e del momento economico in cui si vive. I politici stanno gia’ dando il colpo di grazia ad una economia a pezzi conservando intatti i loro privilegi ma quando non avranno piu’ nulla da rosicchiare, dapprima rosicchieranno cadaveri e poi se stessi fino alla completa entropia e distruzione.
Buongiorno Frankel,
grazie innanzitutto per il suo commento.
Le agenzie immobiliari sono intermediarie in un mercato che è profondamente sensibile ad ogni variabile economica e macroeconomica, ma non hanno la possibilità di “variare” il mercato, si adattano ad esso.
Tutte le condizioni che Lei cita (posti di lavoro persi, aziende che chiudono, etc) hanno come conseguenza anche la flessione della domanda, di questo Le do atto.
Tuttavia, il mercato immobiliare, come tutti i mercati, è stratificato: ci sono delle tipologie che attualmente presentano delle criticità, alle quali corrispondono senza dubbio variazioni al ribasso in termini di domanda aggregata, con la conseguente perdita di valore al mq: parlo, ad esempio, del reparto commerciale e direzionale.
L’andamento del mercato residenziale “post Covid” conferma ciò che dice Lei: ci sono delle tipologie che hanno addirittura PRESO valore, come ad esempio gli immobili dotati di giardino privato o terrazzo molto ampio. Faticano molto le unità che ne sono completamente sprovviste.
Spero di aver colto il senso del Suo messaggio!
Grazie,Giada